“La grave vicenda legata all’arresto di Helg, ha scatenato effetti devastanti pari a quelli di un terremoto all’interno dello scalo palermitano e oggi si scava tra le macerie di una gestione forse non molta oculata, che nel tempo ha prodotto solo forti contrasti e denunce tra i sindacati e la Gesap”. A scriverlo in una nota congiunta sono i sindacati dell’aeroporto palermitano, Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl trasporto aereo, per voce dei rappresentanti Giuseppe Panettino, Manlio Viscardi, Santo Russo, Domenico De Cosimo, che ribadiscono “la gestione passata, come più volte denunciato è stata segnata da trasferimenti non funzionali del personale, atti solo a produrre malcontento e insoddisfazioni tra coloro che ne subivano la parte punitiva. Consulenze milionarie e ingiustificate dal fatto che le risorse esterne a cui si attingeva erano le stesse che si sarebbero potuto trovare tra le professionalità del personale interno, servizi esterni dati in sub appalto, senza tenere conto delle risorse già esistenti e che nel tempo hanno provocato l’attivazione delle procedure di mobilità del personale. Così come, mai come ora, ci sembra opportuno ribadire con fermezza – aggiungono – che bisogna rivedere tutto il processo di privatizzazione che ha generato prima la vendita della Gh Palermo, e successivamente l’avvio delle procedure dell’advisor per la vendita del pacchetto di maggioranza della Gesap ai privati”. I sindacati concludono “non ultimo segnale, la sospensione cautelativa del direttore generale deciso dal Cda, ci lascia intendere che purtroppo le irregolarità all’interno di questa azienda fossero davvero troppe, facendoci sospettare che qualcuno possa aver scambiato un bene comune per una propria proprietà da gestire solo per la soddisfazione dei propri interessi”.
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