Quanto è accaduto è di inaudita gravità, soprattutto perché riguarda chi ricopre ruoli di rappresentanza del mondo imprenditoriale e produttivo da cui si pretende il buon esempio.
Le estorsioni e qualsiasi genere di imposizione, indipendentemente da chi sono commesse, non sono accettabili e per imprimere una serie e decisa svolta sul fronte del contrasto alla mafia e a ogni forma di illegalità, chi ha ruoli di responsabilità è chiamato a essere coerente con i valori che professa.
L’imprenditore che ha avuto il coraggio di denunciare e che è entrato nel 2011 dentro la rete di Addiopizzo, proprio attraverso un accordo con Confcommercio, non può essere assolutamente lasciato solo da nessuno e merita tutto il sostegno perché possa proseguire la sua attività imprenditoriale. Infatti, la rivolta nata a Palermo non può arrestarsi ed è necessario che ciascuno, a qualsiasi ruolo e livello, non si sottragga dal fare in maniera seria e concreta la propria parte, per superare ogni forma di illegalità e respingere qualsiasi genere di imposizione mafiosa ed illecita.